GEOGRAFIA:

Il Gruppo del Pelmo è una montagna delle Dolomiti Settentrionali di Zoldo, situata nella provincia di Belluno. Raggiunge i 3168 m.s.l.m. e separa la Val di Zoldo e la Val Fiorentina dalla Val del Boite. Si articola in due massicci principali, il Pelmo e il Pelmetto, separati l’uno dall’altro da una stretta fessura.
Un vallone circolare di origina glaciale, conferisce a questo monte la sua unica e inconfondibile forma a sedia. Per questa sua conformità, gli è stato dato il soprannome di Caregon del Padreterno (il trono del Padreterno).

PREISTORIA:

A livello paleontologico il Pelmo è noto per il ritrovamento, ai piedi del Pelmetto, di un masso con delle impronte di dinosauro, a tutt’oggi visitabile. Sull’alpe del Mondeval inoltre è stato rinvenuto lo scheletro di un cacciatore del mesolitico.

STORIA:

Il primo documento in cui si fa riferimento del Pelmo risale al 1300, e riguardava la disputa su alcuni confini. In tale documento troviamo la parola latina Saxum de Pelph, dal ladino Pelf (termine per indicare un grosso sasso compatto).

LEGGENDA:

Secondo un’antica leggenda zoldana il Pelmo un tempo aveva un aspetto ben diverso da quello attuale: era una montagna verdeggiante, e dove ora c’è il circolo di origine glaciale, c’era un vasto pascolo frequentato. A seguito di un’imponente frana, il pascolo sparì e rimase solo la nuda roccia che vediamo tutt’oggi.
Un’altra leggenda narra che il Padreterno, dopo aver fatto i grandi gruppi montuosi, stanco creò il Pelmo per potersi sedere.

ALPINISMO:

Il Pelmo, conserva un primato unico come monte, ossia quello di esser stata la prima cima delle Dolomiti ad raggiunta (almeno documentata). Fu’ il 19 settembre del 1857, quando da Borca di Cadore, l’Irlandese John Ball e la guida Giovanni Battista, partirono alla volta del Pelmo, passando per una cengia, la quale prese poi il suo nome (cengia di Ball) e che permise loro di raggiungere per primi la vetta del monte.

ITINERARI SUL GRUPPO DEL PELMO: